Dalla visita al Trullo Sovrano (il più grande e maestoso del paese), all’esperienza del soggiorno in trullo, abbiamo individuato 10 cose da fare nella città dei trulli. Il paese si può visitare tranquillamente a piedi, quindi parcheggiate la vostra auto e iniziamo con l’itinerario ideale per una passeggiata ad Alberobello.
Iniziamo, appunto, dal principio. Nel cuore di Alberobello, proprio nei pressi del Comune, sorge un’abitazione con una storia speciale: è Casa D'Amore, la prima costruzione permanente del paese. Nel 1797 accadde un evento di fondamentale importanza per Alberobello: fu costruito il primo edificio con l’utilizzo della malta (al contrario dei trulli che venivano costruiti a secco). Al piano superiore di Casa d’Amore, infatti, precisamente sulla facciata esterna, è possibile vedere l’epigrafe commemorativa di questo evento che attesta anche la data di edificazione. Fu proprio in quell’anno che Alberobello, all’epoca un villaggio di soli trulli, divenne “città regia”, titolo conferito dal re Ferdinando IV di Borbone. Casa d’Amore, quindi, non è solo un edificio storico, ma rappresenta il fiero simbolo dell’affrancamento dal dominio feudale.
Architettonicamente parlando, poi, Casa D’Amore è un interessante esempio dell'evoluzione architettonica di Alberobello e cioè del graduale passaggio dai trulli alle abitazioni più moderne che oggi coesistono. Vi state chiedendo se c’è una storia di passione dietro il nome di questa casa? La risposta è no, infatti pare che il 22 giugno del 1797, mentre veniva eletto il primo Sindaco di Alberobello, Francesco D’Amore iniziasse a costruire questa casa “in cotto”.
Gli alberobellesi usano dire: “Giù alla Foggia” per indicare la zona che divide il Rione Monti, più esteso e commerciale, dall’Aia Piccola, la zona più autentica composta da circa 400 trulli. Si tratta di una vera e propria “conca” che un tempo raccoglieva l’acqua piovana, mentre oggi è il luogo delle passeggiate, dei bar, dei ristoranti, delle gelaterie e dei negozietti. Da non perdere per le famiglie che necessitano di spazio per lasciare liberi i bambini e godere della spettacolare vista dei trulli. Dalla Foggia, è possibile scegliere una delle 5 viuzze in salita e proseguire la passeggiata nel Rione Monti, attraversare il magico mondo dei trulli per arrivare alla Chiesa di S. Antonio, unico esempio al mondo di chiesa a trullo.
Una curiosità: l’unica chiesa a trullo del mondo è stata realizzata in soli 14 mesi.
Se si vuole fare un vero tuffo nel passato, basta fare una passeggiata tra le viuzze dell’Aia piccola; qualche anziana signora seduta fuori dal suo trullo saprà raccontarvi storie indimenticabili su questo piccolo paese di circa 11.000 abitanti ormai famoso nel mondo. I vicoli dell’Aia Piccola diventano ancora più suggestivi nel periodo natalizio, quando rappresentano lo scenario del Presepe Vivente.
Gli alberobellesi lo fanno da sempre. La passeggiata su Corso Vittorio Emanuele, specialmente la domenica mattina, è un rito che si ripete per incontrare gli amici, scambiare due chiacchiere e aggiornarsi sui “fatti del paese”. A partire da Piazza del Popolo fino alla chiesa dei SS. Medici si passeggia lentamente, guardando le vetrine dei negozi e ammirando da lontano la splendida facciata neoclassica del 1885. Per i visitatori, la tappa alla basilica minore dei santi patroni è d’obbligo, visto che le prime attestazioni devozionali di Alberobello per i santi Cosma e Damiano si registrano nella seconda metà del Seicento. Sapevate che durante la festa patronale i pellegrini percorrono decine di chilometri a piedi per venerare i Santi?
Se c’è un orizzonte davvero unico al mondo è quello di Alberobello. In nessun altro posto sul pianeta, infatti, si può ammirare uno skyline fatto di coni con i pinnacoli che svettano nel cielo. Pierpaolo Pasolini ne rimase abbagliato e, in un articolo del 1951, scrisse parole meravigliose su questo orizzonte: “I tetti a punta, di un nero cilestrino, si staccano improvvisi da questa base contorta e armoniosa, per riempire il cielo di magiche punte”. Perdersi in questa visuale da favola è possibile affacciandosi dal belvedere adiacente alla chiesetta di Santa Lucia, in Piazza GianGirolamo II D'Acquaviva D'Aragona.
Oggi, il Trullo Sovrano è una casa museo dove scoprire come si svolgeva la vita di una volta ad Alberobello; inoltre, è una buona occasione per conoscere insieme allo staff la struttura e la particolarità dei trulli, costruzioni di origine contadina completamente realizzate a secco, con pietra calcarea locale.